Tree Climbing, tecnica di lavoro che ha avuto origine negli Stati Uniti e che negli anni ’20 dello scorso secolo si è diffusa anche nel nostro Paese, si traduce in tecnica e passione per la natura. Infatti con questa tecnica vengono applicate alle piante da fusto le tecniche dell’arrampicata su pianta che derivano da quelle dell’arrampicata sui monti, abbinandole all’agraria ed alla botanica. Grazie a questa tecnica gli arboricoltori riescono a lavorare direttamente sull’albero, dall’interno verso l’esterno della sua chioma e in questo modo seguono il suo naturale sviluppo.

All’inizio queste tecniche furono utilizzate come alternativa all’uso delle piattaforme aeree, specialmente quando le attività da svolgere erano inerenti a piante di grande altezza e in luoghi dove era impossibile poter piazzare delle piattaforme aeree. I tree workers oggi operano anche su piante che sono accessibili mediante piattaforme aeree, ma il lavoro svolto non è invasivo e la loro attività ha un basso impatto ambientale. Lavorando con la tecnica del tree climbing si evitano i danni dovuti alla presenza delle piattaforme aeree come ad esempio il compattamento del terreno attorno alle piante, che ne causa il soffocamento, il taglio dei rami che serve per fare spazio alla cesta della piattaforma, il danneggiamento delle radici, provocato dal peso dell’apparecchiatura, e i danni al manto erboso sottostante.

Le attività che si possono svolgere in tree climbing sono molte e tra queste si possono ricordare le valutazioni di stabilità delle piante, la “rimonda” del secco, la potatura di arieggiamento e in caso di necessità l’abbattimento controllato. I tree workers operano seguendo tutte le normative di sicurezza che sono previste dal D.Lgs 81 che nell’art.116 stabilisce che materiali e attrezzature che vengono utilizzate durante il lavoro devono essere omologate e gli operatori devono possedere adeguati brevetti di lavoro su fune specificatamente per gli alberi. (modulo B)